Dott. Gianpaolo Ragusa
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Sono un gruppo eterogeneo di disturbi che sono caratterizzati da un’anomalia, clinicamente significativa, nella capacità di una persona di avere reazioni sessuali o provare piacere sessuale. La risposta sessuale è fondamentalmente biologica, ma generalmente è vissuta in un contesto interpersonale. Pertanto, la funzione sessuale implica una complessa interazione tra fattori biologici, culturali e psicologici. Gli aspetti diagnostici in questi disturbi sono strettamente correlati, non tanto col sintomo, quanto con il vissuto che si sperimenta in certi contesti situazionali/relazionali in cui si verifica la disfunzione.
Cosa vuol dire vissuto?
Intendiamo che probabilmente, una volta esclusa la causa medica, sarebbe interessante analizzare come ci sentiamo, cosa pensiamo e come reagiamo nelle occasioni in cui vogliamo avere un rapporto sessuale. Un’ulteriore aspetto che ci suscita curiosità, quindi per noi potrebbe essere utile prestargli attenzione, risiede nel fatto: “abbiamo fatto caso a cosa c’è di diverso nelle occasioni in cui tutto va come vogliamo e quelle in cui le cose vanno in modo diverso?”
Per chi di noi è passato attraverso questa spiacevole problematica o per chi la sta attraversando, le opportunità che si possono considerare per affrontarla e risolverla sono molteplici. Andare dallo psicologo è una di quelle che abbiamo e di solito la prendiamo in considerazione solamente dopo aver fatto delle visite mediche e magari proprio su suggerimento del dottore.
E’ comprensibile, per ciascuno di noi può risultare imbarazzante e complicato parlare della nostra sessualità e di aspetti che consideriamo così intimi e personali e questo di certo non favorisce l’esternare una questione in cui il tabù è così presente.
L’aspetto che riteniamo essere maggiormente significativo delle disfunzioni sessuali riguarda proprio il ruolo che viene riconosciuto alla mente come “causa” dell’insorgenza del problema. La questione è trasversale e riguarda sia uomini che donne.
L' eiaculazione precoce è un disturbo sessuale caratterizzato dalla perdita di controllo eiaculatorio e può essere dovuta a fattori fisici o psicologici.
L’ eiaculazione precoce incide su diversi aspetti della vita maschile, come soddisfazione sessuale, autostima sessuale, controllo eiaculatorio, livelli di stress interpersonale e relazioni sentimentali.
E’ stata inoltre associata a una serie di effetti psicologici negativi quali ansia e depressione, riguardanti chi ne è affetto ma anche i partner. L’ eiaculazione precoce può costituire un fattore significativo di stress all’interno della coppia, e causare un abbassamento della qualità di vita, dell’autostima, e dell’autoefficacia. Negli uomini single può influenzare negativamente la motivazione a cercare un partner.
Si tratta di una persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o di mantenere, un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale in assenza di disturbi organici o non dovuta ad uso di sostanze.
Può verificarsi in modo generalizzato in tutte le situazioni di eccitazione sessuale o in modo specifico e a partire da un certo momento in avanti.
Nel primo caso l’origine può essere più correlata ad aspetti valoriali, traumi infantili, credenze personali riguardo alla sessualità, paure o inibizioni.
Nel caso in cui la difficoltà compaia dopo rapporti sessuali nella norma o con una partner in particolare, la causa più facilmente riguarda la relazione in atto o il modo in cui si sta vivendo quello specifico periodo.
L’ansia da prestazione in ambito sessuale colpisce sia uomini che donne. Essi attribuiscono alla prestazione una forte valenza, il desiderio di essere sempre all’altezza e la paura di deludere l’altro.
Questi atteggiamenti impediscono di vivere con serenità l’esperienza sessuale. Portano così come possibile conseguenza un calo del desiderio o una difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione (nell’uomo) e nel raggiungere l’orgasmo (nella donna).
A causa del significato che attribuiscono al rapporto sessuale, i soggetti colpiti da uno stato d’ansia da prestazione cominciano a vivere la sessualità con crescente timore, senza naturalezza.
Tanto che a lungo andare questo stato di tensione può compromettere non solo il rapporto di coppia, ma anche il modo in cui ognuno percepisce l’altro sesso.
In certi casi, l’ansia da prestazione sessuale, può sfociare in veri e propri disturbi psicologici: difficoltà nell’eccitamento, disfunzioni erettili, eiaculazione precoce, anorgasmia, dispareunia, ecc.
La carenza può riguardare sia le fantasie sia il desiderio di attività sessuali e si deve valutare escludendo disturbi organici o uso di sostanza e tenendo presente l’età, il contesto relazionale e lo stile di vita che si sta conducendo.
L’equilibrio tra fattori psicologici, relazionali, lavorativi, ormonali ed organici è alla base di un desiderio sessuale soddisfacente.
Spesso le persone si focalizzano su uno solo di questi aspetti che potrebbe essere quello in cui si sta soffrendo maggiormente ma non è detto che sia la causa del malessere.
In ogni caso tutti questi elementi sono coinvolti e, in un modo o nell’altro, ne risentono.
Per quanto possa sembrare complesso, è molto frequente che individuando la causa principale e lavorando su di essa, si ha un effetto domino che va a migliorare anche tutti gli altri aspetti che spesso vengono affrontati come se fossero isolati.
È definito come un ricorrente persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce con il rapporto sessuale o l’introduzione di oggetti al punto che anche gli esami medici devono essere svolti in anestesia.
Può sussistere da sempre o verificarsi da un certo punto in avanti e può riguardare qualsiasi partner o presentarsi con un partner specifico.
Prima di intervenire a livello psicologico è importante escludere che si possa trattare di disturbo corporeo (endometriosi, malattie infiammatorie delle pelvi, atrofia senile della vagina, tumori pelvici, ecc.) o legato ad uso di farmaci o altre sostanze.
Se la problematica è presente fin dalle prime attività sessuali o si manifesta con qualsiasi partner, la causa è più intrinseca alla donna e può riguardare aspetti valoriali, traumi infantili, credenze personali riguardo alla sessualità, paure o inibizioni.
Nel caso in cui la difficoltà compaia dopo rapporti sessuali nella norma o con un partner in particolare, l’origine riguarda la relazione in atto o il modo in cui la donna sta vivendo quello specifico periodo.
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